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  • Immagine del redattoreRosa Colucci

Diritto al bello e al buono: il Premio Bene Comune risponde all'appello dell'INDAC

La start up istituzionale della Costituente per il patrimonio storico artistico, paesaggistico e culturale e per uno sviluppo sostenibile, nata in sinergia fra l’Osservatorio del Diritto agroalimentare e vitivinicolo (ODAV) e l’Istituto nazionale per il Diritto dell’arte e dei beni culturali (INDAC), ora vanta un nuovo ente promotore, il Premio “Bene Comune”.


Il Premio, promosso dal Comitato per la costituzione della Fondazione Bene Comune, ha come scopo quello di omaggiare con un prestigioso riconoscimento quanti abbiano saputo coniugare i valori umani insieme a quelli artistici o professionali, portando ai massimi livelli la propria disciplina. In ogni edizione (biennale), un nuovo tema, uno spazio di riflessione e dibattito su nuove sfide e sulla necessità di sviluppare capacità progettuali in grado di ridisegnare un futuro di equità e giustizia.

Alla base dell’attività culturale della Fondazione vi è l’utilità sociale e la promozione dello sviluppo economico e culturale: l’obiettivo è quello di favorire la formazione di capitale umano d’eccellenza, attraverso l’innovazione tecnologica, la ricerca scientifica e il trasferimento di conoscenze.

Nella prima edizione del 2017, la cerimonia di consegna del Premio – che si è svolta presso la Base navale della Marina Militare di Taranto -, ha visto alternarsi sul palco nomi eccellenti della cultura, della società civile, delle istituzioni italiane riunite dal filo rosso del tema: “Tra il dire e il mare”. A essere premiati, la scrittrice Gabriella Genisi, l’ammiraglio Donato Marzano, Comandante della Squadra Navale, Carlo Romeo, direttore della tv di San Marino, e il prof. Giuliano Volpe, allora Presidente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e paesaggistici.

Nella seconda edizione (patrocinata dal Consolato del Principato di Monaco a Firenze) sul tema de “Il futuro della memoria”, i premiati sono stati Liliana Segre, senatrice della Repubblica, testimone della Shoah italiana; Agnese Moro, figlia del segretario della Dc ucciso nel 1978; Salvatore Vitiello, Comandante del Comando Marittimo Sud; Pasquale Guerra, Ammiraglio di Divisione (A), fra i protagonisti delle principali operazioni nazionali e Nato; Luca Pegoraro, esperto di storia del complesso dell’Arsenale Militare di Venezia; Michele Fiorentino, scrittore ed esperto di Storia militare e musicale.


La nuova edizione del Premio, su intesa della Costituente, si svolgerà sul tema de “Il diritto al bello e al buono”, per valorizzare quelle personalità che con la loro azione e il loro pensiero contribuiscono ad affermare la necessità universale di tutelare il patrimonio storico artistico, paesaggistico e culturale e di promuoverne uno sviluppo sostenibile, sui valori appunto del bello e del buono.


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