Un accordo di collaborazione per sviluppare sinergie nell’ambito dei rispettivi compiti d’istituto, sempre traguardando gli obiettivi della promozione, valorizzazione e diffusione di una cultura del diritto dell’arte e dei beni culturali: è questo il senso del documento che vede coinvolti l’Istituto Nazionale per il Diritto dell’Arte e dei Beni culturali e la Fondazione Toscana per una Cultura del Notariato, uniti in una sinergia che vedrà la condivisione di esperienze e l’avvio di iniziative congiunte.
“FTCN – ha commentato il presidente della Fondazione, Massimo Palazzo - esprime soddisfazione per la stipula della convenzione con INDAC in quanto l’acquisto, la protezione, la gestione e il passaggio generazionale dei beni da collezione e delle opere d’arte rappresentano temi che coinvolgono da sempre la cultura notarile. Da questa collaborazione non potranno venire che arricchimento culturale e professionale per gli enti ed esternalità positive per la società civile”.
Pari soddisfazione per il protocollo anche nelle parole della coordinatrice dell’INDAC, Rosa Colucci: “INDAC, nell’ambito delle proprie attività, intravede nella cooperazione con il notariato un’opportunità di innovazione e arricchimento istituzionale: il nostro è un approccio fieramente multidisciplinare, come la realtà complessa dei nostri tempi impone, non solo per dare un importante contributo al diritto dell’arte e dei beni culturali ma anche al diritto all’arte e alla cultura, da intendersi come necessità dell’individuo a un accesso quanto più naturale all’esperienza estetica e alla dimensione creativa. Ecco perché è fondamentale in questo periodo di post pandemia essere capaci di inventare nuovi soggetti culturali - o come in questo caso nuove sinergie -, di valore decisivo per generare nuove prospettive”.
Come referente del protocollo, l’INDAC ha indicato, oltre alla coordinatrice Colucci, anche Carlo Poli, avvocato del Foro di Firenze e componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.
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